
La millenaria storia di Maccagno, uno dei primi luoghi abitati del Verbano, ha lasciato poche, ma indicative, tracce nel tessuto urbano. Occorre ricordare che sino alla fine dell’Ottocento, il paese era raggiungibile solo per via lacustre o a piedi per mulattiere.
Caratteristico il borgo inferiore dalle case addossate in viuzze. Tra le antiche e massicce abitazioni del popolo, spunta una torre di nobile origine, che domina l’odierna piazza Roma. Qui troviamo pure la sede della Zecca di Mandelli, i quali risiedevano in un maestoso palazzo fortificato di via Della Bella, al quale si accede attraversando il borgo dal caratteristico impianto medievale. Su tutto spicca il piccolo santuario della Madonnina della Punta.
Nell’abitato di Maccagno superiore, che è sede municipale, risalta l’edificio storico più espressivo: la Corte Branca, dall’elegante loggiato. Mentre è di ardita linea il Civico Museo Parisi – Valle a scavalco del Giona proprio sulla foce del fiume.
Nei borghi montani, sono invece i fabbricati rurali a scandire lo scorrere del tempo, sottolineato a volte da qualche bella meridiana che arricchisce i rustici muri. Ogni piccolo centro ha il proprio tempio. Segno della fede che ha sempre animato gli abitanti di questi villaggi, che avevano edificato tra le case accoglienti chiese per le orazioni corali, mentre lungo i percorsi delle mulattiere sono numerosi i tempietti disposti per la sosta e la meditazione personale e, pure, per un breve sollievo delle fatiche agricole